BOLLETTE A 28 GIORNI: RIMBORSI AUTOMATICI.
I rimborsi devono essere automatici e massivi, senza che gli utenti colpiti ne facciano richiesta. Il principio esposto nella sentenza del Consiglio di Stato (00879/2020) sul tema della bollette a 28 giorni ha tutta l’aria di rappresentare una pietra tombale nella contorta e lunghissima vicenda che ha visto le compagnie telefoniche messe all’indice dai consumatori per avere utilizzato un meccanismo che nei fatti andava a creare una “13esima mensilità” (visto che con le 52 settimane in un anno i rinnovi passavano da 12 a 13) per le società.
La decisione dunque era nota da luglio 2019. Con il dispositivo pubblicato ieri 4/2/2020 ci sono anche le motivazioni, con il chiarimento nero su bianco che la delibera Agcom che parlava di «indennizzo automatico» deve essere confermata, a fronte di un passaggio delle tariffe a 28 giorni che è stato «sleale» ed «eversivo».
Occorrerà quindi che le compagnie dispongano il mero riallineamento (ovviamente, d’ufficio) della cadenza mensile di fatturazione e, dall’altro, il conseguente conguaglio (sempre d’ufficio) per il disallineamento cagionato da una fatturazione a cadenza diversa.